Contributi a fondo perduto per i negozi dei centri storici: sono 29 i Comuni individuati dal decreto agosto, che introduce un nuovo bonus per i commercianti colpiti dalla crisi.

Il contributo a fondo perduto viene riconosciuto ai titolari di partita IVA che esercitano attività economiche e commerciali in città ad alto tasso di presenza di turisti stranieri.

Un aiuto mirato e pensato per sopperire ai mancati incassi dovuti alla mancanza di turisti dall’estero. Il contributo a fondo perduto previsto dal decreto agosto riprende in parte le regole per il bonus riconosciuto dal decreto Rilancio: l’importo minimo sarà pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.

Sono 29 i Comuni che rientrano nei parametri fissati dalla manovra d’estate:

  • sulla base delle ultime rilevazioni statistiche, per i comuni capoluogo di provincia la presenza di turisti stranieri deve esser pari almeno a 5 volte il numero dei residenti;
  • per i comuni capoluogo di città metropolitana, pari o superiore a quello dei residenti.

Di seguito l’elenco delle città in cui si potrà accedere al nuovo bonus a fondo perduto ed i requisiti fissati dal decreto agosto.

Contributi a fondo perduto nel decreto agosto per i negozi in 29 città: ecco l’elenco

Stando a quanto previsto dal decreto agosto, potranno richiedere il contributo a fondo perduto all’Agenzia delle Entrate gli esercenti attività economiche e commerciali aperte a pubblico svolte nei centri storici di comuni con alto tasso di presenza di turisti stranieri.

Una conferma ma parziale rispetto a quanto previsto dal decreto Rilancio, così come previsto anche per il bonus INPS di 600 e 1.000 euro.

Per individuare i beneficiari bisognerà far riferimento all’ultima rilevazione sulla presenza di turisti residenti in Paesi esteri.

Il dato relativo alla presenza di turisti stranieri dovrà essere superiore per almeno cinque volte il numero dei residenti per i comuni capoluogo, pari o superiore ai residenti per i capoluogo di città metropolitana.

La platea ristretta di beneficiari evidenzia chiaramente l’intento della misura: aiutare economicamente le piccole attività economiche e commerciali che hanno subito perdite economiche a causa della riduzione del turismo estero.

Per la verifica dei requisiti d’accesso bisognerà inoltre far riferimento al calo di fatturato registrato a giugno 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Sarà questo tra l’altro il parametro per calcolare l’importo spettante.

Contributi a fondo perduto: importo dal 20 al 10% del calo di fatturato. Bonus minimo di 1.000 euro, massimo 150.000

Alla verifica circa la presenza di turisti stranieri bisognerà affiancare quella circa il calo di fatturato registrato.

Il decreto agosto stabilisce che il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2020 sia inferiore alla metà dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrispondente mese del 2019.

L’importo del contributo a fondo perduto sarà calcolato applicando, alla differenza di fatturato e corrispettivi registrata, la percentuale del:

  • 20%, per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta precedente;
  • 15%, per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1.000.000 di euro nel periodo d’imposta precedente;
  • 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori.

L’importo minimo del contributo a fondo perduto sarà pari a 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per i soggetti diversi. Il bonus minimo sarà riconosciuto anche ai soggetti che hanno iniziato l’attività nei centri storici dei comuni di cui sopra dal 1° luglio 2019.

L’importo massimo del contributo a fondo perduto è fissato a 150.000 euro. Il compito di attuazione resta nelle mani dell’Agenzia delle Entrate.

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